RUNA

Il trio sax tenore/contrabbasso/batteria è una formazione ampiamente consolidata: vi si sono cimentati abitualmente, fra gli altri, Sonny Rollins e Joe Henderson, due giganti che dall’assenza di uno strumento armonico hanno tratto lo stimolo espressivo per esplorare nuovi territori sonori. Se da un lato infatti tale formazione presenta notevoli difficoltà tecniche (e come tale è pane per i denti solo di quei sassofonisti dotati di una padronanza pressoché assoluta del loro strumento), dall’altra offre anche il vantaggio di liberare il solista da alcune costrizioni armoniche cui è generalmente soggetto. Inutile dire che anche la sezione ritmica deve saper aggirare i medesimi scogli.

Ciò riesce senza apparente difficoltà ai membri del trio del sassofonista palermitano Stefano D’Anna, accompagnato da Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Mimmo Cafiero alla batteria. In questo «Runa» D’Anna getta un ponte ideale tra Palermo e l’America: si tratta infatti di un dichiarato omaggio alla sua città natale, come specifica lo stesso sassofonista nelle note di copertina, ma rivissuta attraverso un idioma jazzistico ed un fraseggio che rimandano in modo inequivocabile a gloriosi jazzisti statunitensi come appunto Rollins, Henderson e il John Coltrane del periodo di mezzo.

Il riferimento a Palermo è esplicito in brani come la title track, che in palermitano significa “dai”, nello spigoloso e coltraniano Canto della Vicarìa, nell’orientaleggiante 38N 13E, ovvero le coordinate georgafiche del capoluogo siciliano, e nell’intenso Stocco (gli ultimi due affrontati al soprano). D’Anna sfoggia in tutto il CD un fraseggio e un suono granitici, senza sentimentalismi di sorta: si veda l’interpretazione di I Should Care, a metà tra ballad e medium swing. Il Blues to M.C. (cioè Mimmo Cafiero) è il brano che più ricorda il Coltrane appena successivo a Giant Steps, mentre Stan è un non getziano omaggio a Stan Getz.

Di Ciancaglini, che deve aver ascoltato molto attentamente Paul Chambers, segnaliamo in particolare l’ottimo, elastico e personalissimo timing, mentre Cafiero accompagna con gran gusto e musicalità, mantenendo il giusto grado di capacità d’ascolto e creatività.

Sebastiano Bon


01. Runa – 4:11
02. Up there – 5:45
03. 38N 13E – 4:40
04. Blues To M.C. – 4:45
05. Canto Della Vicarìa – 6:13
06. I Should Care – 6:47
07. Stan – 5:24
08. ‘S Wondeful – 7:56
09. Stocco – 7:32


Stefano D’Anna soprano & tenor sax
Pietro Ciancaglini acoustic bass
Mimmo Cafiero drums