Danilo Rea chiude in bellezza l’Ara World Fest

Si è chiuso in bellezza l’Ara World Fest ideato e voluto fortemente da Carmelo Bennardo, direttore del parco archeologico, e dal direttore artistico Lello Analfino: il 23 agosto le antiche pietre dell’ara di Ierone hanno fatto risuonare le note del pianoforte di Danilo Rea e dei suoi compagni d’avventura, due musicisti eccezionali, uno al contrabbasso e l’altro alla batteria: Nello Toscano e Mimmo Cafiero.

Difficile recensire un concerto di Danilo Rea: è come se fosse un continuo work in progress, fatto di materia duttile da modellare sul palco al momento: questa è l’essenza del jazz, che è improvvisazione, un sogno guidato dalla ragione, una fantasia resa possibile dalla padronanza assoluta della tecnica, dello strumento, degli stilemi. Dai Radiohead a Elton John, dai Red Hot Chili Peppers di “Californication” a “Always Remember Us This Way” da “A Star is Born”, da “La donna riccia” di Modugno a De Andrè, da “Quizás, Quizás, Quizás” a “Besame Mucho” fino a una dolcissima “Moonriver” in un mix di stili e di epoche, di ritmi e melodie riarrangiati, reimmaginati, reinventati creando un sound originale e immaginifico che trasporta ciò che è noto in una dimensione imprevedibile: un viaggio musicale che stuzzica, accarezza, fa pensare e sognare partendo da note riconoscibili e conosciute verso esiti trascendenti, pieni di sorprese, calviniana marmellata di fantasia sul pane concreto della sapienza musicale.

I brani vengono inframmezzati dai racconti e dalle divagazioni di Danilo Rea, che rievoca i propri inizi legati alla nostra Sicilia e in particolare al Brass Group e a Ragusa. Una serata di qualità musicale assoluta, di eleganza e raffinatezza, di classe unica, in attesa della seconda edizione di un festival all’insegna della world music, e più in generale dell’arte dei suoni, unica vera lingua universale che riecheggia dal parco archeologico della nostra Neapolis.

Maria Lucia Riccioli  – Siracusa 28 Agosto 2024 – lacivettapress.it